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Affinchè un'idea si trasformi in realtà occorre solo l'intervento della volontà umanaTutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare. (Oscar Wilde)

Clima, Vulcani E Macchie Solari

Gli scienziati sanno che il fumo, la cenere ed i gas lanciati dai vulcani nella stratosfera possono raffredare la terra facendo da schermo alla luce solare.
Nel 1984 fu individuato un fatto sorprendente: l'80% dei raccolti di granturco superiore alla media si registrava entro 10 mesi dall'eruzione di vulcani tropicali.
Si pensa che queste eruzioni tropicali tendono a reffreddare la superfice terrestre più rapidamente di quella degli oceani.
Quando per un certo numero di anni si verificano poche eruzioni vulcaniche tropicali, la stratosfera diventa come una finestra attraverso la quale la luce solare si precipita libera ad arroventare la terra.

 

islanda eruzione modifica il clima

vulcani tropicali provocano altri tipi di cambiamenti meteorologici, e si nota che 12 delle maggiori eruzioni del genere verificatesi nel corso di questo secolo sono state seguite da perturbazioni meteorologiche chiamate Oscillazioni Australi - El Nino.
Questi Ninos, che capitano in media ogni tre o quattro anni, sono caratterizzati da un cambiamento di direzione dei venti equatoriali del Pacifico associati ad un insolito riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico nel settore tropicale orientale.
La maggior parte dei climatologi ritiene che l'aumento di temperatura della superfice oceanica sia legato alle variazioni della pressione e della temperatura ed alle correnti atmosferiche, col risultato che i Ninos più potenti provocano violente alterazioni del clima in tutto il mondo.

 

Nel 1982, con l'eruzione di El Chichon nel Messico, una nuvola di elementi inquinanti levatasi dal vulcano fece in parte da schermo al calore solare, scatenando un Nino.
venti monsonici, che di solito generano nuvole di pioggia, divennero molto più deboli provocando sicità ed incendi di foreste in Australia e portando piogge violentissime ed innondazioni in Ecuador, in Perù e sulla costa occidentale degli Stati Uniti.
Questa fase di estremismo meteorologico non fu causale, nè fu una conseguenza dell'effetto serra, ma si tratta semplicemente di tempo condizionato dall'attività di vulcani.

Un tempo si supponeva che il nostro sole brillasse sempre con la stessa intensità.
Le misurazioni fatte dai satelliti artificiali hanno confermato che il sole regola il suo termometro sul ciclo di 11 anni delle macchie solari magnetiche. 
Più sono le macchie più l'astro brilla.
Si ritiene che le macchie solari influenzino i forti venti che ruotano intorno al Polo Nord, e che a loro volta potrebbero incidere sulla direzione di altri venti sul pianeta, tendendo a spingere aria fredda in maggior quantità verso sud.
Nel secolo scorso fu verificato che nel sole non era presente nessuna macchia solare, un periodo dei più strani nella recente storia meteorologica della terra, e che fu denominato la piccola era glaciale o minimo Maunder.
Il Tamigi gelò frequentemente ed i londinesi potevano camminare sulla sua superfice ghiacciata.
Nel decennio successivo, invece, il fiume si prosciugò riducendosi quasi ad un ruscello, e furono proprio quegli anni di siccità a provocare lo storico grande incendio che distrusse gran parte di Londra.nel 1966.

i Vulcani influiscono sul clima

La scienza ed il buon senso ci offrono il modo di ridurre al minimo il rischio di un devastante cambiamento di clima.
Possiamo per esempio rallentare l'aumento di CO2 nell'atmosfera aumentando gli sforzi per risparmiare l'energia e usarla più razionalmente proteggendo le foreste tropicali, specie in Brasile, Indonesia, Colombia e Costa d'Avorio: costruendo automobili che consumano meno carburante per chilometro, per esempio di piccola cilindrata; ricorrendo a fonti di energia rinnovabile come la solare, l'idrica e l'eolica.
Possiamo inoltre accelerare l'eliminazione del clorofluorocarbonio, che rappresenta un rischio sia per lo strato di ozonointorno alla terra per il clima dell'intero pianeta.
Fortunatamente, abbiamo gli strumenti per evitare il disastro; non ci resta che usarli.

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