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Chiedo scusa

Qualche giorno fa mi ero indignato contro il presidente dell'ISTAT, Enrico Giovannini, che aveva rinunciato a completare l'indagine sui costi della politica affidatagli dal governo Berlusconi.

 

Seguendo oggi la sua dichiarazione a "La Telefonata" di Maurizio Belpietro, mi rendo conto di essere stato precipitoso su quel giudizio.

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Ferme restando le parti del mio precedente post in cui parlo del sistema di finanziamento dei partiti, devo porgere le mie scuse a Dottor Giovannini, che questa mattina ha spiegato esaustivamente i motivi che hanno portato all'abbandono dell'indagine sui costi della politica.

 

Giovannini ha spiegato che i 6 Paesi (Francia, Germania, Spagna, Austria, Belgio, Olanda) con i quali si voleva confrontare il sistema italiano hanno ordinamenti molto diversi e che l'indagine prevedeva il confronto di tutto l'apparato statale, ente per ente.

Mancando, però, molti dei nostri enti nei Paesi suddetti, non è stato possibile confrontare direttamente o costi.

 

Il presidente dell'ISTAT ha anche avanzato alcune proposte di riforma del sistema Stato che trovo razionali, come la diminuzione del numero dei parlamentari, il passaggio delle indennità per i portaborse direttamente alla Camera, come accade in Germania, e lo snellimento generale dell'apparato di amministrazione pubblica con la parametrizzazione oggettiva degli stipendi.

 

Spero che qualcuna di queste proposte venga accolta da chi ci governa.

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