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Giornata Mondiale della Salute

Un cibo sicuro e controllato può evitare malattie e contaminazioni a livello globale.

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Cibi di origine animale consumati crudi, frutta e verdura contaminate con feci, molluschi contenenti sostanze altamente tossiche, come le biotossine marine: a tavola sono molte le insidie per la nostra salute. E spesso è la nostra disattenzione in cucina a favorire la contaminazione. Gli agenti patogeni che proliferano nel cibo possono causare disturbi passeggeri, come nausea e vomito, ma anche problemi di salute a lungo termine come malattie neurologiche e oncologiche.

Sono oltre duecento le malattie e i disturbi di origine alimentare – dalla diarrea al cancro – che provocano circa due milioni di decessi all’anno nel mondo. Per garantire la sicurezza alimentare, è necessaria un’azione globale. «La produzione alimentare è stata industrializzata e il commercio e la distribuzione sono stati globalizzati», ha detto il direttore generale dell’Oms Margaret Chan. «Questi cambiamenti introducono molteplici occasioni per il cibo di venire contaminato da batteri nocivi, virus, parassiti o sostanze chimiche pericolose».

Anche l’uso eccessivo di antibiotici è considerato la causa della diffusione di microrganismi resistenti alla loro azione, con una conseguente perdita di efficacia delle terapie e gravi rischi per la salute pubblica. Batteri resistenti negli animali possono essere trasmessi all’uomo attraverso il cibo. Tra i batteri più insidiosi c’è proprio l’Escherichia Coli.

Cinque punti chiave per alimenti più sicuri: massima attenzione alla pulizia, separare sempre gli alimenti crudi da quelli cotti, cuocere bene gli alimenti, mantenerli alla giusta temperatura e utilizzare solo acqua e materie prime sicure.

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